FATTURA ELETTRONICA : verso la proroga al 2024 con estensione ai forfetari

Fattura elettronica estesa fino al 31 dicembre 2024, con ampliamento del perimetro soggettivo anche ai contribuenti forfetari. Sono queste le richieste avanzate dall’Italia all’UE alle quali l’8 dicembre 2021 il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper II), ha dato via libera. Mancano ora soltanto gli ultimi passaggi formali per consentire all’Italia di continuare ad adottare la fattura elettronica nelle operazioni B2B e B2C fino al 2024 e di estendere l’obbligo anche ai contribuenti forfetari, che sono al momento esclusi.

Dall’introduzione dell’obbligo di e-fattura…

Dal 1° gennaio 2019 è entrato in vigore nel sistema fiscale nazionale un obbligo generalizzato di fatturazione elettronica tra i soggetti IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato (B2B) e nei confronti dei consumatori finali (B2C). L’Italia è stato il primo Paese UE a introdurre l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica.

La novità da un lato ha risposto all’esigenza di adottare uno strumento più efficace nella lotta all’evasione, dall’altro ha comportato un radicale rinnovamento nella gestione dei processi di fatturazione da parte dei soggetti passivi IVA.

L’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica è stata autorizzata dal Consiglio UE con la decisione di esecuzione (UE) del 16 aprile 2018, n. 2018/593, trattandosi di una deroga alle previsioni recate negli articoli 218 e 232 della direttiva n. 2006/112/CE, che prevedono rispettivamente che “gli Stati membri accettano come fattura ogni documento o messaggio cartaceo o elettronico”, e che le fatture “possono essere trasmesse su carta oppure, previo accordo del destinatario , messe a disposizione per via elettronica”.

La deroga per applicare la fatturazione elettronica è stata concessa fino al 31 dicembre 2021.

Per ottenere una proroga l’Italia deve presentare una relazione che dimostri la validità del modello adottato per contrastare le frodi e le evasioni in ambito IVA, nonché la semplificazione nella riscossione del tributo oltre alla riduzione dei costi della burocrazia fiscale.

E veniamo ai giorni nostri. A spianare la strada verso l’estensione dell’obbligo è stata la proposta di decisione messa a punto dalla Commissione Europea e pubblicata il 5 novembre 2021. Dopo l’approvazione da parte del Corepar II, ora si attende il voto definitivo da parte del Consiglio europeo., in realtà previsto per questi giorni

… alla richiesta di proroga

Con lettera protocollata dalla Commissione il 31 marzo 2021, l’Italia ha chiesto l’autorizzazione per continuare ad applicare la deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA e imporre la fatturazione elettronica obbligatoria. La deroga vigente scade il 31 dicembre 2021.

La richiesta prevede, inoltre, di estendere l’ambito di applicazione della misura di deroga in vigore, al fine di includere i soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le PMI di cui all’articolo 282 della direttiva IVA. (c.d. contribuenti forfetari con ricavi/compensi non superiori a 65.000 euro).

Al fine di ottenere la proroga, nella relazione del 5 novembre 2021, l’Italia ha sostenuto che l’introduzione della fattura elettronica, finalizzata a:

– contrastare la frode e l’evasione fiscale;

– semplificare il rispetto dell’obbligo tributario;

– rendere più efficiente la riscossione fiscale e ammodernare la produzione italiana, riducendo in tal modo i costi amministrativi per le imprese,

ha pienamente conseguito gli obiettivi prefissati.

Si resta in attesa di conferma anche al fine di permettere ai contribuenti forfettari di dotarsi per tempo degli strumenti necessari per l’invio delle proprie fatture in formato elettronico.



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