NUOVI INCENTIVI ALLE RINNOVABILI per privati, imprese e PMI

Qualora insista un vostro progetto rivolto alla formazione di impianto fotovoltaico, tenuto conto del credito d’imposta che a breve dovrebbe assumere concretezza, tenuto conto che il costo del pannello verrà certamente a modificarsi appena il credito d’imposta verrà concesso, si consiglia un approfondimento che parte da 2 presupposti:

  1. se ordino i pannelli oggi potrei pagare di meno
  2. soprattutto sono intervenute evidenti semplificazioni per quanto attiene la possibilità di usare questi strumenti, con sola esclusione dei luoghi soggetti a vincoli architettonici e artistici ai sensi della legge 42 del 2004 anziché ambientali

il decreto (Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali)

Nel Decreto Bollette in vigore dal 2 marzo 2022, ci sono anche nuovi incentivi alle rinnovabili. Tra contributi a fondo perduto per le PMI, crediti d’imposta per le imprese e semplificazioni anche per i privati, sono istituite nuove misure volte a promuovere la produzione di energia pulita, mirando anche alla futura indipendenza dalle forniture estere di gas (tema quanto mai attuale e tornando alla ribalta con la guerra tra Russia e Ucraina).

Il decreto prevede misure per l’efficienza energetica e la riconversione, ed interventi a favore delle imprese e delle utenze domestiche. Le risorse stanziate ammontano a circa 8 miliardi di euro di cui una parte destinati a contrastare il caro energia e una cospicua porzione per il sostegno delle filiere produttive.

Pannelli solari e impianti termici

L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici diventa intervento di manutenzione ordinaria. Per realizzarli, si può utilizzare il modello unico semplificato fino a installazioni di 200 kW di potenza.

Per gli incentivi al Fotovoltaico in agricoltura, invece, si pone un limite: gli impianti non devono occupare una superficie complessiva superiore  al  10% di quella agricola aziendale totale.

IL MODELLO UNICO PER IMPIANTI RINNOVABILI TRA 50 KW E 200 KW

Con decreto del Ministro della transizione ecologica “sono individuate le condizioni e le modalità per l’estensione del modello unico semplificato (…) agli impianti di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW”.

Semplificazioni

Per prima cosa, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici diventa manutenzione ordinaria, senza più bisogno di permessi, autorizzazioni o altri titoli finora richiesti. Ma non solo: in tredici articoli, il decreto introduce semplificazioni a tutto tondo, dal fotovoltaico in agricoltura all’eolico in mare.

Incentivi e contributi

Impianti per autoconsumo PMI

Il decreto ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione di 267 milioni di euro per favorire l’autoconsumo. A valere sulle risorse del Fondo potranno essere concessi contributi a fondo perduto dal GSE per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW, con procedura a sportello da definirsi entro 60 giorni.

“Al fine di promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le piccole medie imprese è istituito, nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, il ‘Fondo Rinnovabili PMI’” con una dotazione di 267 milioni di euro. “A valere sulle risorse del Fondo (…) sono concessi contributi in conto capitale a fondo perduto alle piccole e medie imprese, (…) per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW. Resta ferma la possibilità di accesso al servizio di ritiro dedicato e scambio sul posto dell’energia”.

Oltre agli incentivi citati, le PMI che installano nuovi impianti fotovoltaici hanno anche diritto all’accesso al nuovo Conto Energia che introduce un meccanismo di tariffe incentivanti concordate con il GSE, che decrescono al crescere della potenza installata.
L’importo massimo della tariffa viene corrisposto per impianti di potenza compresa tra 20 e 100 kW.


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